Airbnb apre le porte agli hotel: scopri quali strutture ricettive possono iscriversi e perché farlo

Airbnb ed i boutique hotel

Il mese scorso ha portato aria di novità nel mercato alberghiero, specialmente per quelle strutture che per alcune particolari caratteristiche, come le dimensioni ed il tipo di servizio offerto, non possono e non dovrebbero competere con i tradizionali hotel. Airbnb, infatti, ha appena annunciato che aprirà le sue porte anche a tutte quelle strutture ricettive che rientrano nella categoria alberghi, ma che non rispecchiano esattamente i classici requisiti di queste strutture ricettive.

Da dove nasce questa idea? Lo spunto è arrivato per caso quando Cameron Houser, manager del programma alberghiero di Airbnb ha notato che molte delle inserzioni presenti sul sito riguardavano B&B e hotel. Visto l’enorme numero di recensioni positive di clienti soddisfatti, rimasti piacevolmente sorpresi del fatto che la struttura prenotata era in realtà un albergo, l’azienda ha deciso di aprire le porte anche a questa nuova realtà che per adesso ha portato già ottimi risultati pur rappresentando solo il 5% delle inserzioni.

Perché i boutique hotel dovrebbero scegliere Airbnb

Airbnb è diventato nel corso degli anni sinonimo di ospitalità e camere di qualità agli occhi dei clienti; i boutique hotel, proprio come le case private, riescono a regalare ambienti intimi, quasi familiari, con il vantaggio di offrire servizi aggiuntivi di lusso.

Ma quali sono i vantaggi di rivolgersi ad Airbnb piuttosto che altre OTA come Booking ed Expedia? Innanzitutto i costi. Anziché pagare una commissione pari al 25%, chi collabora con Airbnb paga una quota variabile compresa tra il 3 al 5%. Inoltre, non si richiede all’albergatore un contratto formale, ma si crea una sorta di partnership.

Esistono comunque dei requisiti affinché l’hotel venga accettato a far parte delle strutture Airbnb. In primo luogo, la struttura deve essere di ottima qualità, con un grande occhio per i servizi ed il design. Non solo, le strutture dovrebbero avere anche spazi comuni dove gli ospiti possono incontrarsi, come un terrazzo o un bar. Ultimo requisito, ma non meno importante, l’host deve essere in grado di trasmettere sensazioni positive e far sentire che il cliente delle struttura è al primo posto, proprio come succederebbe se prenotasse in una classica struttura Airbnb!

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